La stagione calda è alle porte e con essa si avvicinano della scadenze fondamentali per la salute dei nostri animali. Antiparassitari, vaccinazioni, prevenzione contro la filaria, vacanze all’estero… abbiamo preparato un breve vademecum per riordinare le idee e consentirvi di non dimenticare niente!
Cominciamo a parlare di antiparassitari.
In commercio ne esistono moltissimi tipi con caratteristiche, formati (spot on, collari e pastiglie) e prezzi diversi; alcuni sono più efficaci per acari e pulci, altri ancora proteggono maggiormente dalle zecche, alcuni si trovano solo in farmacia e altri si trovano anche al supermercato e nei garden, alcuni sono naturali, altri sono tossici per gatti.
Quale scegliere quindi?
Si sceglie semplicemente il prodotto più adatto alle esigenze e allo stile di vita del cane e della sua famiglia: un cane che trascorre l’estate a Milano sonnecchiando beato sul divano in un appartamento con aria condizionata ha necessità molto diverse rispetto a un cane che segue la famiglia al mare o in montagna!
Chiedeteci perciò un consiglio e sulla base dei vostri spostamenti troveremo insieme l’antiparassitario più adatto. Ricordatevi che, a prescindere dalla marca e dal bersaglio parassitario, è fondamentale applicare il prodotto da marzo a ottobre compreso, 1 volta al mese e sempre lo stesso giorno del mese per proteggere adeguatamente il vostro cane.
Ricordatevi di stare attenti a non far venire a contatto il prodotto con i possibili gatti conviventi e di non toccare nemmeno voi l’area di applicazione per qualche ora, consigliamo sempre per questo di applicare l’antiparassitario e poi di uscire con il cane a fare una bella passeggiata.
Detto ciò passiamo alla trattazione di una patologia particolarmente conosciuta e temuta nella nostra città: la filariosi cardio- polmonare.
In realtà attualmente la zona a rischio non è più solo la Pianura Padana; i cambiamenti climatici, l’incremento demografico delle zanzare (soprattutto la zanzara tigre) e gli spostamenti sempre più frequenti dei cani hanno provocato una forte espansione della filariosi. Oggi sempre più casi vengono registrati in Sicilia, Sardegna, Campania e Toscana.
La patologia è provocata da un nematode chiamato Dirofiliaria immitis, un verme tondo e biancastro. La trasmissione da cane malato a cane sano avviene solo in modo indiretto attraverso la puntura della zanzara.
Le filarie, dopo essere state inoculate, compiono una serie di trasformazioni; la forma adulta si localizza nel cuore desto e nelle arterie polmonari compromettendone la funzionalità. Inoltre la forme adulte si riproducono e immettono in circolo delle microfilarie che possono essere potenzialmente fagocitate da una zanzara e infestare un nuovo cane.
La patologia è subdola perché tende a manifestarsi solo quando è in una fase molto avanzata e se non viene curata in modo corretto provoca la morte del cane.
I sintomi sono provocati dal cattivo funzionamento del cuore occupato dai parassiti che possono raggiungere anche i 15 cm di lunghezza.
Tra loro ricordiamo l’affaticamento precoce, la tosse, il dimagrimento e gli svenimenti.
La terapia è pericolosa, molto complessa e costosa. È quindi fondamentale seguire una corretta prevenzione che prevede l’uso di farmaci che bloccano lo sviluppo delle larve inoculate dalla zanzara.
I proprietari hanno 2 opzioni a questo proposito: la prima è somministrare tutti mesi, da marzo a novembre compreso, una compressa/tavoletta mentre la seconda è fare presso l’ambulatorio un’iniezione che protegge l’animale per 12 mesi. L’iniezione va fatta intorno ad aprile / maggio previo appuntamento.
Ogni 2- 3 anni è necessario comunque un esame del sangue di controllo per essere sicuri che la prevenzione sia stata perfettamente valida.
L’altra patologia tipica della stagione calda è la Leishmaniosi.
Per conoscerla meglio le parole chiave sono: leishmania infantum, flebotomo e diffusione.
Leishmania infantum è il protozoo responsabile della patologia.
Phlebotomus perniciosus e phlebotomus perfiliewi sono invece i vettori del protozoo, senza cui non potrebbe compiere parte del suo ciclo biologico e soprattutto penetrare nell’organismo del cane.
La trasmissione non veicolata da vettori ( via transplacentare e venerea) è rara ma possibile.
I flebotomi coinvolti nella trasmissione della patologia sono le femmine, attive solo nelle ore crepuscolari e notturne. Il flebotomo viene parassitato quando ingerisce la leishmania (nella sua forma amastigote) contenuta nel sangue di un cane già precedentemente infettato. Al suo interno la leishmania compie una serie di mutazioni e infine si localizza nelle strutture pungitrici, pronta per essere inoculata in un nuovo cane.
La Leishmaniosi si sta diffondendo sempre di più a causa de cambiamenti climatici che favoriscono la sopravvivenza del flebotomo vettore e a causa della maggior movimentazione dei cani che oggi, molto più che un tempo, seguono la famiglia in vacanza. Ecco perché la patologia non riguarda più soltanto le aree costiere della nostra penisola; recentemente sono stati identificati dei focolai anche nel Nord Italia e in particolare a Verona, Torino, Alessandria, Bologna e Rimini. In Europa la situazione non è migliore: tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono da sempre zone endemiche.
Come ben sanno i nostri pazienti, nella nostra sala visita è appeso un poster dove sono evidenziate le regioni e i luoghi endemici per la malattia, grazie a questo è molto più chiaro sapere se la località in cui porterete il vostro cane (o avete già portato) è sicura o a rischio.
La Leishmaniosi è una patologia sistemica con andamento subacuto-cronico. I sintomi sono molteplici e purtroppo non specifici, fra loro ricordiamo le lesioni dermatologiche, il dimagrimento, l’infiammazione dei linfonodi e l’insufficienza renale.
La terapia è molto lunga e purtroppo non del tutto risolutiva perché permette solo la scomparsa dei sintomi ma non la guarigione completa parassitologica. Per questo motivo sono possibili delle ricadute nel corso della vita del cane infettato. Se la cura non è immediata e adeguata, il cane potrebbe morire.
Prevenire è possibile? Certo!
Prima di tutto è fondamentale un adeguato antiparassitario (collare o spot on) che protegga il cane dalla puntura del flebotomo. Non tutti i prodotti in commercio hanno questa caratteristica quindi se avete dubbi o non conoscete proprio il nome dei prodotti in questione, chiedeteceli prima di comprare qualcosa di incompleto!
I flebotomi sono attivi dopo il tramonto quindi evitate le passeggiate con il vostro cane in serata e soprattutto non fatelo dormire fuori; proteggetelo in casa anche con delle zanzariere a maglia fitta per impedire al flebotomo di entrare. In commercio esistono poi dei prodotti (spray e salviette) contenenti olio di neem: è molto efficace come antiparassitario naturale, da usare anche tutti i giorni…ma attenzione a non usare solo quello. Dal 2012 è disponibile infine una vaccinazione da associare agli antiparassitari e alla corretta gestione del cane. Il suo scopo è ridurre la probabilità che un soggetto venuto a contatto con la leishmania, passi dallo stato di infetto a quello di malato.
Il protocollo prevede, per il primo anno, 3 vaccinazioni inoculate a 3 settimane esatte una dall’altra. L’anno successivo è previsto invece un unico richiamo.
Sono ammessi al protocollo solo cani che hanno più di 6 mesi, che non siano già affetti da Leishmaniosi e che godano di ottime condizioni di salute.
Consigliamo la vaccinazione ai nostri pazienti che soggiornano per più di 2 settimane in una delle tante zone endemiche. Molti di loro in questi 2 anni hanno già intrapreso l’iter vaccinale, tra loro ricordiamo Lucky e Joy che passano l’estate in Liguria, Kuky che passa tutto il mese di agosto in Grecia e Ziva che spesso durante tutto l’anno va a trovare i nonni in Campania.
Per quanto riguarda i viaggi all’estero vi ricordiamo che è obbligatorio essere in regola con la vaccinazione antirabica, avere microchip e passaporto rilasciato dall’ASL veterinaria.
La sede più vicina a noi per il rilascio passaporti è Viale Molise, 66. é necessario recarsi lì con il cane, il suo libretto sanitario e il suo certificato d’iscrizione all’anagrafe.
I costi, gli orari e il numero di telefono dell’ASL sono consultabili sul loro sito internet.
Per motivi organizzativi vi consigliamo di non aspettare i giorni a ridosso della partenza ma di “muovervi” almeno 2 mesi prima, per fare tutto con tranquillità!
Per quanto riguarda i gatti, ricordatevi di applicare anche a loro un adeguato antiparassitario da marzo a ottobre soprattutto se hanno accesso ai balconi e a maggior ragione se hanno la possibilità di uscire di casa.
Se andate all’estero con il vostro gatto valgono le stesse regole di cui abbiamo parlato sopra: è necessario l’impianto del microchip, la vaccinazione antirabica e il passaporto.